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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

I pedoni, strana gente…

Quando scendo dall’auto, automaticamente divento un pedone, ovvio. Così come cerco di essere un buon guidatore, va da sè che quando cammino per la strada non penso solo ai diritti del pedone, ma cerco di avere uno sguardo un pò più lungo, leggendo il traffico, cercando di vedere non solo le mie necessità di attraversamento della strada, ma ricordando anche i problemi degli automobilisti alle prese, ad esempio, con il cretino che ti sta incollato al paraurti posteriore e che, se ti fermi per far passare (giustamente) il pedone, magari ti tampona.

Fermo restando che quotidianamente le cronache riportano l’investimento di uno (o più) pedoni da parte di automobilisti con comportamenti di (criminale) inciviltà, è anche vero che noto sempre di più un comportamento simile da parte di molti pedoni.

Il bello è che spesso i comportamenti sono ai limiti opposti; o follia pura o prudenza eccessiva che, sul lungo andare, può causare malintesi pericolosi per entrambe le parti in causa.

Da bambino andavo a scuola a piedi, ancora non esistevano i SUV, 😉 , per cui negli anni delle elementari mi accompagnavano, sempre e solo a piedi, mamma o papà; successivamente, alle medie, andavo da solo. La scuola era alla fine della via, ad 1 km. di distanza, ma mia madre dal balcone mi poteva tenere d’occhio sino quasi all’ultimo metro.

Si è sempre raccomandata di non scendere dal marciapiede. Detto, fatto. Tranne una volta. 😀 … e nonostante non si piazzasse ogni giorno sul balcone a verificare, quel giorno c’era. E mi ha sgamato. In quei tempi i bambini non avevano il cellulare (anche perchè non esisteva 😉 ) per cui sono rimasto tranquillo fino al rientro, quando uno scappellotto (allora usava e non mi sento traumatizzato per questo) mi ha accolto al rientro, accompagnato da un Ti ho visto, sai!!

Questa lunga premessa per evidenziare il fatto che oggigiorno i bambini/ragazzi che si dirigono verso scuola per il medesimo tratto di strada, percorrono in massa la strada restando giù dal marciapiede e, nelle vie traverse, addirittura camminano in gruppo in mezzo alla strada. Quando un’automobilista ha l’ardire di dare un colpetto di clacson, è fortunato se si becca solo un “vaffanc…“.

Ma questi figli, hanno dei genitori, che evidentemente ignorano colpevolmente le cattive abitudini dei figli e mi vien da pensare che siano gli stessi che parcheggiano in doppia fila davanti a scuola, nei parcheggi per i disabili e via dicendo. Salvo poi inveire, davanti alla tv, quando si raccontano i comportamenti incivili sulle strade.

Comportamenti altrui, ovviamente.

Torniamo a noi.

Un piccolo elenco degli atteggiamenti pedonali visti negli ultimi 5 giorni.

1) Il pedone (al telefono)  che si pone sul marciapiede, arriva l’auto, si ferma e quello non attraversa. Il conducente fa dei segni ed alla fine, non subito, il pedone fa segno di no, sempre telefonando. Ero due macchine dietro ed ho intuito un gestaccio dell’automobilista che prontamente è stato interrotto da un vaffanc corredato di gesto con il braccio (quello libero dal telefono).

2) Questo è successo a me, ieri mattina, tra l’altro era ancora buio. Stavo svoltando da viale Monza in una traversa, con semaforo verde, ed il pedone arriva lanciato, impegnato al telefono, senza guardare nè il suo semaforo (rosso) nè, perlomeno, se arrivava una macchina.

3) Semaforo verde per il pedone che lo ignora, si incammina di alcuni metri, allontanandosi dall’incrocio ed intanto il semaforo diventa rosso ed il fiume di auto riprende la marcia ed in quel momento esatto, senza esitazione, schizza fra le macchine per attraversare. Chapeau.

4) Anche questo è successo a me, sempre nei pressi di Viale Monza, in questo caso arrivavo da via Rucellai. Sempre prima delle 7 del mattino, sempre buio. Ho il verde e devo girare. Tra l’altro è un incrocio del piffero, in quanto essendoci un’edicola, vi sono sembre i più furbi parcheggiati nei pressi, anche in doppia fila, per cui la svolta è sempre complicata e si deve guardare da tutte le parti (inclusi quelli che passano con il rosso).

Sono a meno di 20 metri e ci sono 4 pedoni sul bordo del marciapiede. Accennano a partire… Faccio gli abbaglianti (ed intanto freno, metti mai…) , il primo scatta ugualmente, balzando anche davanti ad un camion, gli altri si fermano, ma quando sono a pochi metri, il secondo fa alcuni passi avanti. Freno, mi fermo, suono e lo mando affanc, il tutto in 3 decimi di secondo 🙂 e si ferma, ma non torna sul marciapiede. Resta lì.

5) Abbiamo i comportamenti opposti. Oggi mi è successo due volte in un quarto d’ora. Vedo il pedone, mi fermo, dietro di me il vuoto, per cui non rischia di essere steso da quello che ti sfila via sulla destra, senza chiedersi perchè ti sei fermato davanti a quegli strani segni bianchi sull’asfalto… Ma non si muove. E qui scatta la trappola. Se parti, spesso parte anche lui, te lo trovi davanti di colpo. Se non parti, si crea il caos dietro di te. Che fare?

In questo caso specifico, ho notato che in genere capita con gli anziani che, forse insicuri o preoccupati, ti fanno cenno di passare (salvo poi ripensarci di colpo, appunto) oppure con gli extracomunitari che sembrano preferire il passaggio fra i flussi di auto rispetto al passaggio sulle strisce.

Alcune situazioni abituali…

1) Sempre deprecabile, capita ogni giorno, qualsiasi sesso, razza o fascia d’età, non importa. L’attraversamento obliquo della strada, meglio se spalle al traffico. Così facendo, di fatto, non liberano mail il tratto di strada, impedendoti di muoverti, ma rischiano anche l’incontro con quello del famoso sorpasso a lato (destra o sinistra non importa).

2) Quelli che scendono dall’autobus ed attraversano subito, in genere davanti, nonostante vi sia il flusso del traffico e l’automobilista ti vede sbucare da dietro l’autobus.

Anche in questo caso l’ho fatto anch’io da adolescente. In quel caso l’autobus è pure ripartito subito, per cui l’autista ha frenato, si è spaventato 😦 e mi ha fatto un cazziatone che ho incassato e del quale mi ricordo ancora, tanto è vero che quando gli autobus si fermano, io non li sorpasso mai, neanche se ho lo spazio per farlo. Non si sa mai.

(Se un autista oggigiorno cazzia un adolescente rischia il pestaggio…ed i fatti di cronaca lo testimoniano)

3) Immaginiamo l’incrocio. C’è uno stop. Gli attraversamenti pedonali sono su tutti i lati dell’incrocio, tranne in quello dove c’è lo stop. Il conducente deve per forza di cose avanzare lentamente, oltre lo stop per riuscire a vedere bene il flusso di chi arriva. (Anche in questo caso le auto parcheggiate proprio lì, dove NON dovrebbero essere, non lo facilitano nell’uscita…).

Arriva il pedone. Da dove passa? Dietro all’auto? No, davanti al muso e lo fa proprio nell’attimo in cui tu hai il tempo di attraversare. Il fatto è che inizi ad avanzare con lo sguardo ancora rivolto alla tua sinistra e non vedi il pedone che dalla tua destra sta passando … e scatta l’incazzatura del pedone che ti tratta come un criminale, quando al limite il fesso è lui…

La sicurezza si fa in due, perlomeno… Cerchiamo, anche in questo caso, a non vedere solo il nostro giardinetto, ma pensiamo al Bene comune… I diritti ed i doveri li abbiamo tutti. Con un minimo di attenzione, buonsenso ed educazione, potremmo riuscire a convivere pacificamente.

Ovvio che i comportamenti criminali di una parte degli automobilisti, i veri pirati della strada, non rientrano nelle mie riflessioni.

16 commenti su “I pedoni, strana gente…

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  16. lorena
    9 ottobre 2009

    una cvollega proprio ieri è uscita x buttare la spazzatura mentre attraversava la strada un’auto si è fermata, il classico motorino ha sorpassato e lei ora è in rianimazione nel ns ospedale. Il bello che le colleghe oggi dicevano” be’ anche lo scooterista sarà rimasto scioccasto, magari è un ragazzo” ti rendi conto? io ho detto ” se un ragazzo non è maturo per lo scooter non gli si deve comperare e onestamente io me ne fotterei del suo choc”

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