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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Noi parliamo di sicurezza stradale…

… e poi al solito i singoli hanno comportamenti che non esito a definire incomprensibili.

Visto poco fa nelle vicinanze dell’ufficio. Un uomo sale sulla Fiat Punto, non allaccia la cintura e, invece che proseguire per la strada (a senso unico) fa retromarcia verso l’incrocio (pericolosissimo) tra via Fracastoro e Via Fratti/Arsiero. Chi è della zona, come il Testimone, capirà al volo quanto sia pericolosa questa retromarcia.

Intanto vedo che sul sedile posteriore c’è una bambina sui 2 anni, in  piedi fra lo spazio dei sedili anteriori, quindi prontissima a sfondare il parabrezza in caso di tamponamento.

Scusate il cinismo, ma è sufficiente vedere il video (clicca sul link in calce)  per rendersi conto della pericolosità della situazione.

Mentre l’auto mi sfila davanti, vedo alcune cose degne di nota.

1) Sul sedile posteriore c’è il seggiolino (!) ovviamente non occupato dalla bambina.

2) Incredibile, ma vero, è seduta dietro anche la madre (senza cinture, ci mancherebbe) con in braccio un bambino piccolo.

Mi chiedo perchè la mamma non si sia seduta davanti, con la cintura e perchè almeno il bimbo piccolo non sia stato messo sul seggiolino che, allo stato dei fatti, era presente sul sedile posteriore, lasciando al suo destino (cinismo 2, lo so, ma a questo punto…) la bambina più grande.

Perchè molti genitori, spesso iperprotettivi quando se ne può fare a meno, diventano degli irresponsabili quando salgono in auto?

Un articolo correlato e riassuntivo…

9 commenti su “Noi parliamo di sicurezza stradale…

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  7. paoblog
    14 aprile 2010

    Quella dei bambini in braccio è storia vecchia. Ne parlo a ripetizione perchè non mi capacito realmente dell’idiozia di questi genitori che però, spesso si proteggono adeguatamente (loro) con auto infarcite di airbag…

    In questo caso, però il comportamento doloso dei genitori ha superato la soglia minima dell’imbecillità, visto che il seggiolino a bordo c’era.

  8. Spugna
    14 aprile 2010

    Hai proprio ragione. Vorrei prendo spunto da Poppea per fare alcune riflessioni sulle persone che vanno sempre di fretta :

    1) Ma si può sapere dove corrono sempre?
    2) Non lo sanno che c’è più tempo che vita
    3) E poi te le ritrovi davanti ad un bar a chiacchierare, quando venti minuti prima ti erano passate tranquillamente davanti al supermercato perchè : ” e mai io ho da fare, devo andare a prendere il bambino a scuola, devo andare in palestra, devo andare…..”Io so benissimo dove le manderei queste donne isteriche!!!!!

  9. lorena
    14 aprile 2010

    non ditemi che non avete mai visto bimbi in braccio al guidatore mentre sta’ appunto guidando???

    Così morì un bimbo anni fa’ qui a civitavecchia mentre era in braccio al padre che guidava. Spero che il rimorso lo perseguiti per tutta la vita. Io come molti sapranno ho avuto cani che portavo regolarmente dietro il vano bagagli separati da una grata come prevede il codice della strada, be’ sono stata sempre prudentissima nel non fare frenate brusche per evitare che mi tamponassero.

    Un giorno ero a Roma sull’aurelia zona piazza irnerio e dietro di me avevo un suv che passava da una corsia all’altra, forse aveva fretta, io ho accostato perchè avevo previsto facesse una palla, manco a farlo apposta ha tamponato una s.w. con un bimbo sul sedile posteriore che si è salvato perchè era appunto una s.w. ma il vetro posteriore è completamente andato in frantumi e il guidatore nonostante le cinture ha preso un bel colpo.

    Se avesse tamponato me sicuramente mi avrebbe ammazzato il cane ma non avrebbe potuto raccontarlo perchè gli avrei spaccato la testa col bloccasterzo. Basterebbe partire prima in questi casi e non farsi prendere poi dalla fretta una volta in auto!

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