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I led delle luci posteriori possono creare disturbo?

Ricevo da Francesco questa interessante analisi circa le frecce incorporate nelle luci posteriori anche se ritengo che sia un problema comune, a prescindere dall’impiego di led oppure di banali lampadine; in ogni caso fa il paio con gli indicatori di direzione integrati nel faro anteriore; anche in questo caso, infatti, spesso ho avuto difficoltà a vedere la freccia, in quanto abbagliato dall’anabbagliante (solo di nome).

D’altro canto ritengo sia un problema analogo a quello creato dall’uso improprio dei retronebbia che di fatto rendono poi impossibile vedere in tempi rapidi l’accensione degli stop.

Quello che mi chiedo anche in questo caso, però, è se i progettisti guidino mai le auto che disegnano.

Ma torniamo al racconto di Francesco: Hai presente i gruppi ottici posteriori della Alfa Romeo MiTo?

Quelli principali (posizione e indicatori di svolta; mentre antinebbia e retromarcia sono posizionati sotto il paraurti, in posizione decisamente defilata e non so quanto efficace, oltre che essere esposti a urti) sono molto semplici: a forma circolare, imitano quelli in voga su automobili sportive negli Anni Sessanta, dalla Fiat 850 Coupé alle Ferrari passando da BMW, varie Zagato e tante altre.

Nulla di particolarmente originale, dopo tutto. Altre auto hanno luci simili; a memoria mi vengono in mente subito le attuali Alfa Romeo Giulietta e Ford Ka, ma anche la penultima serie della Volkswagen Polo e chissà quante altre…

Quelli della MiTo, però, forse sono più particolari per la disposizione delle luci. Infatti, gli indicatori di direzione, arancioni, sono molto piccoli e posizionati al centro, mentre luci di posizione e stop sono composti da due file concentriche di led luminosi che circondano la piccola luce arancione.

Ho notato che quando quei led sono accesi, ancor di più se in frenata con gli stop attivati, la luce rossa emessa da questi è talmente forte da sovrapporsi alla piccola luce arancione degli indicatori di svolta, impedendone la vista.

Ne ho avuto conferma ieri, attorno alle 17.45 (quando il crepuscolo è tale da creare problemi di visibilità, essendo la luce naturale del sole già debole ma al tempo stesso ancora più forte di quella artificiale dei fari delle automobili), quando percorrendo viale Medaglie d’Oro in discesa avevo davanti una MiTo bianca.

Le luci a led rosse erano accese e ha frenato attivando gli stop: erano così forti che a distanza di una quindicina di metri non si notava per nulla, credimi, la luce arancione dell’indicatore di svolta sinistro che’lampeggiava, debolissimo al confronto dei led rossi.

Ho capito solo all’ultimo momento che la MiTo stava fermandosi per svoltare a sinistra (volendo entrare in un comprensorio residenziale dall’altro lato della strada, compiendo una manovra consentita dalla chiara segnaletica orizzontale, ma da effettuarsi in un punto particolarmente pericoloso, in discesa e lievemente in curva): andando piano ed essendo concentrato quel attimo di incertezza non mi ha provocato difficoltà, ma in situazioni diverse quegli indicatori di direzione quasi annullati nella visibilità dai led rossi decisamente più forti potrebbero causare problemi…

7 commenti su “I led delle luci posteriori possono creare disturbo?

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  7. Francesco
    14 febbraio 2011

    Casualità ha voluto che sabato pomeriggio potessi osservare una situazione simile a quella che ho descritto nel post qui riportato da Pao; anzi: situazione ancor più emblematica e netta, tale da ritenersi valida verifica riguardo alle impressioni raccontate nel post stesso.

    Il modello di automobile era lo stesso, l’ora la stessa, la situazione molto simile, l’impressione… Non direi proprio la stessa: ancor più sconcertante.

    Erano precisamente la 17.39 di sabato pomeriggio: ora che precede il tramonto in un giorno soleggiato e luminoso.
    Camminavo a piedi sul marciapiede di Ponte Principe Amedeo di Savoia, che attraversando il Tevere collega la zona del Santo Spirito e della Lungara alle pendici del Gianicolo con via Giulia e corso Vittorio alle spalle di piazza Navona, quando vengo oltrepassato da una Alfa Romeo MiTo nera.

    La quale MiTo procedeva a fari spenti: cosa effettivamente un po’ imprudente a quell’ora che volge verso l’imbrunire seppur ancora illuminata dal sole che inizia a tramontare; cosa che, però, mi ha anche permesso di valutare meglio la non efficienza di quel gruppo ottico posteriore descritto nel post.
    Per segnalare l’intenzione di svoltare a sinistra, immettendosi sul Lungotevere dei Fiorentini alla fine del ponte, il conducente accende l’indicatore di direzione: la piccola luce lampeggiante arancione circolare al centro del faro è nettamente visibile e si nota da lontano con efficienza (io ero a circa una ventina di metri di distanza).
    Poiché al semaforo posto alla fine del ponte scatta la luce rossa, la MiTo è costretta a frenare per fermarsi. Restando acceso l’indicatore di svolta arancione, si accende al massimo della luminosità la doppia fila concentrica di led rossi attorno alla stessa luce arancione.

    Ebbene: la luce arancione, una volta attorniata dalle luci rosse dei led al massimo della luminosità essendo attivi come segnale di stop, è diventata pressoché invisibile, quasi annullata dalla luminosità dei led rossi, difficilissima da percepire.

    Insomma: il problema è evidente.

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