A Milano: blocco del traffico? Targhe alterne? Oppure…?

Non abitando più a Milano non sono sempre informato sulle decisioni legate al traffico e che vegono prese durante la fine settimana.

Sabato all’ingresso in città avevo notato su un display che si annunciava il blocco totale per lunedì, nell’area Ecopass.

 

Oggi sono andato sul sito del Comune dove ho letto che il provvedimento era revocato.

Ho poi fatto il giro dei quotidiani con la cronaca locale per scoprire di tutto ed il suo contrario.

Ho le mie idee in proposito, ma le tengo per me, non è questo il post giusto, tuttavia resta il fatto che, come pendolare, apprezzerei che le decisioni non fossero prese (o rimangiate) 1 minuto prima della mezzanotte, senza dare il tempo alle persone di organizzarsi…

…perchè quello che per il Sindaco è una firma su un’ordinanza, per me ad esempio è la differenza tra uscire di casa alle 5.30 invece che alle 6.25 e rientrare alle 19.30 anzichè alle 18.30 e via dicendo…

Leggo sul Corriere: divieto di circolazione per tutti i mezzi Euro 3 a gasolio e una nuova stagione di targhe alterne. Che dovrebbe partire da mercoledì e andare avanti, probabilmente, fino a Sant’Ambrogio.

Circa le targhe alterne leggo anche che: Comune e Provincia imboccano una strada già bollata come “del tutto inefficace” per combattere lo smog: le targhe alterne. Da un documento dell’Agenzia per la mobilità e l’ambiente intitolato “Analisi dell’efficacia dei provvedimenti emergenziali di limitazione della circolazione”: secondo gli esperti “non sembra che ci siano evidenti conseguenze positive nella riduzione delle concentrazioni”.

Circa l’impatto degli appiedati sul trasporto pubblico il Corriere scrive che: La decisione è legata al rischio di tracollo del trasporto pubblico in caso di una chiusura del centro: entrerebbero 40 mila auto in meno e, di conseguenza, ci sarebbe un aumento di passeggeri sui mezzi pubblici di circa 57 mila persone, di cui almeno 6-7 mila nelle ore di punta.

CittàOggiWeb è però ancor più esplicito in proposito: il potenziamento del trasporto pubblico su cui, pare, che l’Atm abbia già alzato bandiera bianca; non si sa se per mancanza di treni e bus da mettere in circolazione o per i costi del personale da impiegare.

Sul sito della Provincia di Milano non ho trovato, non in evidenza, perlomeno, altro che questo comunicato: Lunedì (28 novembre) il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, insieme all’assessore all’Ambiente, Cristina Stancari convocano il Tavolo dei 134 sindaci della Provincia di Milano. L’invito è stato esteso, inoltre, all’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Marcello Raimondi. L’incontro si pone l’obiettivo di adottare misure rapide e condivise per contrastare gli alti livelli di inquinamento.

In sintesi, la spiegazione migliore resta quella che leggo sul Giorno: Stop, ora si, ora no. Indietro tutta. Dopo aver annunciato la chiusura del centro storico di Milano alle auto, già da domani, la Giunta Pisapia ci ha ripensato con un clamoroso contrordine, proprio mentre pendolari e milanesi si stavano arrovellando sul modo di raggiungere il posto di lavoro.