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Il prezzo della benzina e le accise: chiedi sacrifici, in cambio dammi serietà…

pensieri parole

Post aggiornato dopo la pubblicazione

L’aumento delle accise di circa 11 cent/lt. entrate in vigore poche settimane fa è uno scherzetto che, facendo riferimento ai nostri consumi, mi causa un maggior esborso annuale di circa 220-250 € o più.

Siamo in crisi, va bene, questo sicuramente è il modo più rapido per fare cassa, diciamo che mi sta bene, ma sarebbe sicuramente più facile da accettare un altro sacrificio economico, se tutti facessero la loro parte ed ogni riferimento all’incapacità politica di ridursi lo stipendio (ma non è un chiaro conflitto d’interessi?) non è casuale.

(Resta il fatto che volere è potere e, per quanto riguarda la diminuzione dello stipendio, parlo a ragion veduta, visto che dal 2009, vista la difficoltà aziendale, ho chiesto una riduzione del mio stipendio che era pari a quello del dipendente che prende di più. Stipendio che, beninteso, è la mia unica fonte di reddito.)

Non che la riduzione dello stipendio di lor signori (chiamarli onorevoli mi sembra fuori luogo) e l’azzeramento dei privilegi siano risolutivi in questa situazione, (i veri costi sono altri) ma sicuramente rientrerebbe nell’idea di sacrifici equi.

Torniamo alla benzina.

Sabato sono andato a pranzo al Globe (piano -1) e l’amico Gigi nelle pause del lavoro passava per un rapido scambio di parole, agganciandosi alle mail che gli mando in settimana.

Si parlava di benzina e gli spiegavo che avevo in mente di un post sulle accise e, tra una parola e l’altra, accennavo anche alle addizionali regionali che hanno causato un ulteriore aumento.

Addizionali delle quali non era a conoscenza, sebbene nel quotidiano viaggi in treno verso casa si tenga informato navigando con lo smartphone.

Per quanto ne so, non tutte le regioni hanno applicato queste addizionali tuttavia gli aumenti ci sono stati;  leggo infatti che Dal 1 gennaio la Toscana ha aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 6,1 centesimi (Iva inclusa), il Lazio di 2,6 centesimi, la Liguria di 2,5 centesimi, le Marche di 5, l’Umbria di 4.

Lo spunto per questo post, però, è nato nei giorni scorsi leggendo un riassunto sulle accise, sul Blog dei Consumatori.

Si urla la parola Equità in queste manovre di prelievo, aumenti e quant’altro. Ho i miei dubbi a prescindere che sia così. ma resta pur sempre un’opinione personale.

Resta il fatto però che scorrendo l’elenco delle accise in vigore sul prezzo della benzina, salta all’occhio che molte di queste altro non sono che una presa in giro per il consumatore:

0,1 centesimi di euro per la guerra di Abissinia del 1935;
0,7 centesimi di euro per la crisi di Suez del 1956;
0,5 centesimi di euro per il disastro del Vajont del 1963;
0,5 centesimi di euro per l’alluvione di Firenze del 1966;
0,5 centesimi di euro per il terremoto del Belice del 1968;
5,1 centesimi di euro per il terremoto del Friuli del 1976;
3,9 centesimi di euro per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
10,6 centesimi di euro per la missione in Libano del 1983;
1,1 centesimi di euro per la missione in Bosnia del 1996;
2,0 centesimi di euro per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004;
0,5 centesimi di euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;

Mi chiedete Sacrifici.

Mi promettete Equità.

In cambio datemi un pò di Serietà.

Piuttosto raggruppate le accise sopra citate in un’unica voce, chiamatela come volete, fatemi pagare ugualmente, ma non chiedetemi soldi per la guerra in Abissinia del 1935 o per la crisi di Suez del ’56 …. e via dicendo …

Siate seri, per l’appunto….

A proposito di serietà, ecco le promesse di Renzi nel maggio 2014…

 

A seguire le promesse (pre-elettorali) di Salvini nel 2018, da lui definite “un impegno concreto”.