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Vigile milanese ucciso da un pirata…non da un Suv

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

Ieri ho sentito la notizia del vigile volontariamente investito da un automobilista e, una volta di più, sono rimasto scioccato. Ho ripensato per un attimo a quei due vigili in bicicletta che pochi giorni prima di Natale mi hanno fermato per un controllo.

Tra l’altro i vigili in bicicletta sono quelli più vicini ai cittadini, che si fermano quando gli fai un cenno, ti ascoltano, e se possono cercano di risolvere al momento. Sono quelli che ti consigliano su come agire quando ci sono problematiche che loro non possono gestire.

Inizialmente avevo sperato che il conducente della Bmw X5 fosse un delinquente con 10 kg. di cocaina a bordo, cosa questa che avrebbe fatto capire (si fa per dire, beninteso) l’atteggiamento criminale ed omicida, in modo da togliere di torno l’equazione SUV=arroganza (e peggio) ben alimentata dai giornali che infatti titolano: SUV uccide vigile.

In realtà è un automobilista che guida un SUV ad avere investito il povero vigile. Difficilmente si legge: Pistola uccide carabiniere. Ovvio che che è l’uomo e non il mezzo, a delinquere, ma diventa facile cavalcare lo sdegno popolare e dare la colpa al SUV, auto che non apprezzo per una serie di motivi, non ultimo l’atteggiamento di molti suoi conducenti.

(Così come non apprezzo quelli con la Smart che confondono l’auto maneggevole e scattante con l’autorizzazione a guidare con superficiale aggressività…)

Dico molti perchè, poco da fare, nel momento in cui anche la mamma milanese si ferma di traverso sul marciapiede davanti alla scuola del pargolo,così come il papà veronese si ferma dove capita e fancucciolo al resto del  mondo, anche questa è arroganza.

E spesso ci si abitua a fare i propri comodi, come ha dimostrato l’automobilista che ha investito ed ucciso il pensionato un paio di mesi fa, al punto di perdere la bussola.

Come dicevo avrei voluto trovare qualche motivo che mi aiutasse definire meglio le ragioni di questo omicidio volontario, senza dover tirare in ballo il comportamento arrogante del conducente, ma leggendo il resoconto della notizia, si fa fatica a non cadere nella trappola dell’automobilista con SUV…

Leggo infatti sul Giorno che: il Suv nero che passando forzatamente a bassa velocita’, visti gli spazi ristretti, ma incurante di chi c’era, ha investito l’anziano nomade passandogli su un piede.

Ora si sente al TG che i due a bordo del Suv siano due Rom, pregiudicati, ed allora ecco che in parte si troverebbero le famose ragioni (ugualmente inaccettabili) della condotta criminale.

Spero lo trovino, spero che faccia resistenza e che nella fuga a piedi sia investito da un autobus, almeno ce lo togliamo di torno… Spero non abbia un avvocato che invochi la temporanea infermità mentale, il raptus e quant’altro… E spero anche che non ci sia un giudice che concede le attenuanti

Aggiornamento del 16 maggio 2013: Ed ecco che per l’omicida arrivano le attenuanti. Dove sia la giustizia non lo so, ma sicuramente si è perso per strada anche il rispetto per le vittime. Che vergogna.

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Il Blog supporta la raccolta di firme per: Una nuova legge contro i pirati della strada

4 commenti su “Vigile milanese ucciso da un pirata…non da un Suv

  1. Paoblog
    23 marzo 2013

    15 anni di reclusione. Si è concluso così, almeno in primo grado, il percorso giudiziario di Remi Nikolic, il giovane rom che il 12 gennaio 2012 a bordo di un suv, a Milano, travolse e uccise l’agente di polizia locale, Niccolò Savarino, e venne poi arrestato in Ungheria dopo tre giorni di fuga.

    Qualcuno potrebbe però spiegarmi quali possano essere le “le attenuanti generiche” oltretutto prevalenti sulle aggravanti?

    Quale attenuante può avere uno che guida (senza patente) un Suv ed investe volontariamente(sennò bastava frenare) un vigile che intima l’alt?

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  4. spugna
    13 gennaio 2012

    Sempre peggio, ma vedrai che lo trovano 🙂

I commenti sono chiusi.