Guidare con il braccio fuori dal finestrino è pericoloso; puoi perdere ben più di un anello…

Nei giorni scorsi Maurizio Caprino ha commentato la notizia che riguardava quell’auotomobilista che guidando con il braccio fuori dal finestrino, ha perso un anello (la fede nuziale) ed ha avuto poi la bella pensata di scendere dall’auto, in autostrada, percorrendo a piedi, contromano, la corsia, per di più in galleria, mettendo a rischio la sua vita e non solo.

Quando ho letto la notizia su un quotidiano mi è venuto in mente un signore che avevo conosciuto da bambino, in campagna, che faceva il camionista e guidando con il braccio fuori dal finestrino aveva incontrato sul suo percorso un altro camion ed il braccio era andato per la sua strada… 😦

Oggi leggo sul Corriere di un incidente simile, avvenuto lunedì sera: Stava guidando lungo una strada provinciale, nel Milanese, in una delle serate più calde dell’estate. Teneva il finestrino spalancato e il braccio sinistro sospeso all’esterno, nell’illusione di un po’ di frescura. Il gesto imprudente gli è costato carissimo: in una curva, ha incrociato un grosso camion e il braccio è rimasto semi-amputato. L’uomo ora rischia di perdere l’arto.

Colgo l’occasione per portare la vostra attenzione su quanto precisato nell’articolo ovvero che: …sia la Peugeut che il camion hanno stretto eccessivamente la curva…

Questo è un altro problema che riscontro sempre più spesso sulle strade ovvero la tendenza a chiudere (o tagliare) troppo la curva invadendo la corsia  altrui, come peraltro è successo anche a me pochi giorni fa, entrando in autostrada, nel classico tratto di strada a due sensi, e mentre pensavo Speriamo che non ci sia il fesso che non si accorge che è a doppio senso, ecco che una Citroen Picasso+roulotte, arrivava con andatura troppo allegra ed invadeva la mia corsia (con la roulotte che andava a destra e sinistra).

Fortunatamente avevo la Smart, con ingombri minori e tenevo la mia destra, sennò….

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